Come sappiamo bene, esistono milioni di diete, metodi e “trucchi magici” per dimagrire senza prestare attenzione a ciò che si mangia o senza fare attività fisica.
Diciamocela tutta: tutti vogliono la vita semplice, raggiungere il massimo dei risultati con il minimo sforzo. Ma le cose del mondo difficilmente vanno in questa direzione. L’unico metodo efficace che a tutt’oggi non conosce controindicazioni è quello di assumere un apporto di calorie pari a quelle che vengono consumate durante il giorno.
Ma siccome la gola è davvero difficile da combattere, la soluzione più comunemente adottata è quella di bruciare quante più calorie possibile andando in palestra. Se anche voi siete su “questa barca”, vediamo come sfruttare al meglio il nostro tempo in palestra per dimagrire.
Allenamento: alcune informazioni sul grasso
L’allenamento è sicuramente il metodo più efficace per bruciare il grasso in eccesso accumulato durante l’arco della giornata. In effetti, la necessità di bruciare il grasso accumulato va ben oltre le moderne necessità di una linea perfetta o di un corpo attraente.
L’organismo è naturalmente portato ad accumulare riserve di energia per potersi sostentare nel momento in cui non è possibile mangiare in modo regolare per i più svariati motivi. Il grasso è il metodo perfetto che l’organismo ha trovato per immagazzinare energia: 1 kg di grasso potrebbe essere sufficiente per sostentare il corpo per una sessione di corsa di 20 ore!
Il problema è che lo stile di vita che facciamo oggi non ha nulla a che vedere con le necessità sviluppate dall’organismo in millenni di evoluzione. Le nostre abitazioni sono calde e confortevoli, il cibo è sempre a portata di supermercato e i nostri vestiti trattengono il calore corporeo anche quando le intemperie e le temperature basse ci sferzano. Lo stile di vita moderno rende dunque quanto mai superfluo il meccanismo di immagazzinamento dell’energia che il corpo ha sviluppato in millenni. Una vita sedentaria, fatta di scarso movimento, non fa che peggiorare e rendere nocivo questo sistema fisiologico.
Allenamento: come sfruttare al meglio la palestra per dimagrire
Alla luce di questo cambiamento strutturale delle nostre vite, fare esercizio in palestra diventa fondamentale. Ma come sfruttare al meglio il nostro tempo in palestra per dimagrire?
Recenti studi dimostrano che l’esercizio fisico continuativo – pari o superiore a 35 minuti – a bassa intensità è quello che permette di bruciare la quantità maggiore di grassi. Gli esercizi che bisognerà privilegiare saranno dunque quelli di lunga durata ma di intensità medio-bassa. Privilegiare un’attività che permetta la movimentazione del corpo intero – corsa a piedi, sci, nuoto, ciclismo, ballo, aerobica, step – mantenendo una frequenza cardiaca intorno al 60-70% della massima frequenza cardiaca sarà il modo migliore per massimizzare il vostro allenamento.
Accostare la tipologia di esercizi sopra citati con tanta motivazione, puntando a un obiettivo raggiungibile, è l’ultimo passo per avere il meglio dal proprio allenamento.
E allora cosa aspetti? Corri a iscriverti in palestra!
Now, you might be hesitant to give it a try because you feel like writing is for writers only, just like drawing is for artists only—we’ve all been guilty of thinking such limiting thoughts. But, isn’t it as silly as saying that dancing is for dancers only? In fact, the reason why writing has such positive effects on the state of the mind and soul is probably tied to the fact that it’s, when practiced right, an art of letting go.
If you write just for the sake and art of it, you might not achieve the blissful sense of relaxation and quiet which writing in the journaling acception of the word can bring. If you are after the perfect choice of words and most elaborate sentence you are missing the point completely. Writing to soothe a running mind is about facing a blank page (or screen) judgment free and letting the pen (or keyboard) taking the lead. The idea is to let your train of thoughts (what some novelists might call the stream of consciousness) feed your writing without second guessing it. The end goal isn’t so much what you write, but how you write it.
As a result, re-reading your journals isn’t something which we would recommend doing right after submitting a new diary entry, but rather after a long period of time, when the contemplation of your past writing might bring about some sort of perceptiveness about past events or feelings. But really, bare in mind, that writing for journaling isn’t so much a reflective practice but more of an instinctive one. It is only when you surrender to this approach that what you write might be telling, otherwise it will just be a projection of your ego and will do more harm than good.
From relieving stress to increasing focus, improving memory and mental clarity, the benefits of journaling which we've discussed today should be diversified enough to encourage you to give it a try, today.
*this is demo content
